COMUNICATO STAMPA: UNA TAPPA FONDAMENTALE PER LA FONDAZIONE EFA

Il 15 giugno 2018 il Consiglio degli Stati ha deciso di prolungare dagli attuali 10 anni a 20 anni la prescrizione assoluta relativa a pretese contrattuali ed extracontrattuali in caso di danni corporali. La proposta del Consiglio federale di prolungare la prescrizione a 30 anni è stata respinta. Ora in materia di prescrizione vi è di nuovo certezza del diritto.

Si tratta di un grande successo per le vittime dell’amianto, per i potenziali donatori e anche per la Fondazione FVA. Infatti, questa decisione rende più semplice per le vittime dell’amianto riuscire ad usufruire rapidamente delle prestazioni del Fondo per le vittime dell’amianto (FVA). Ora la Fondazione EFA spera in un vigoroso supporto finanziario da parte di economia e politica.


Una decisione che crea certezza del diritto in materia di prescrizione

Finalmente la Fondazione EFA può contare sui fondi promessi per un importo complessivo di 30 milioni di franchi. Fino alla decisione finale del Consiglio degli Stati questi mezzi erano vincolati a determinate condizioni. Per i potenziali donatori è essenziale che vi sia certezza del diritto. Venerdì 15 giugno 2018 il Consiglio degli Stati nella votazione finale ha deciso di prolungare dagli attuali 10 anni a 20 anni la prescrizione assoluta relativa a pretese contrattuali ed extracontrattuali in caso di danni corporali. La proposta del Consiglio federale di prolungare la prescrizione a 30 anni è stata respinta. In tal modo è stata ripristinata la certezza del diritto in materia di responsabilità civile. Anche il termine di prescrizione per pretese di regresso è ora di 20 anni. Se viene diagnosticato un mesotelioma dovuto all’amianto, il termine di prescrizione è di 3 anni dal momento della conoscenza del danno. Vengono meno le disposizioni transitorie in caso di danni corporali dovuti all’amianto, definite negative dal mondo dell’economia.

Una decisione importante per il sostegno rapido e non burocratico alle persone colpite

Questa decisione del Consiglio degli Stati costituisce una pietra miliare per le vittime dell’amianto, per i potenziali donatori e anche per la Fondazione EFA. Quest’ultima, infatti, se disporrà di mezzi sufficienti, potrà decidere in merito alle richieste delle persone che si sono ammalate di mesotelioma provocato dall’amianto in Svizzera e indennizzare le richieste in sospeso. Per raggiungere questo obiettivo conta non solo sui fondi già assicurati, bensì anche su un ulteriore sostegno economico da parte di economia e politica.

Procedimento in caso di diritto ad aiuto e prestazioni

I moduli di richiesta per il sostegno finanziario, l’iscrizione al Care Service e tutte le altre informazioni sulla fondazione, sulle sue prestazioni e offerte si possono richiedere al sito www.fondazione-efa.ch oppure tramite la Fondazione Fondo per le vittime dell’amianto, Monbijoustrasse 61, casella postale, 3007 Berna, 041 418 89 79, info@fondazione-efa.ch.


Editore

Fondazione Fondo per le vittime dell’amianto
Monbijoustrasse 61
3007 Berna
041 418 89 79
info@fondazione-efa.ch
www.fondazione-efa.ch


La Fondazione Fondo per le vittime dell’amianto

Ancora oggi ogni anno in Svizzera a circa 120 persone viene diagnosticato un tumore maligno del peritoneo o della pleura (mesotelioma) dovuto al fatto che molto tempo fa hanno respirato fibre di amianto. Una buona parte di queste persone non riceve adeguate prestazioni delle assicurazioni sociali.

Per aiutare queste persone in modo rapido e non burocratico, il 28 marzo 2017 è nata la Fondazione Fondo per le vittime dell’amianto. Si tratta di un’iniziativa privata di associazioni e aziende. Il finanziamento avviene su base facoltativa.