La fondazione efa

Cosa ha portato alla nascita della fondazione efa?

Dall’inalazione delle fibre di amianto e la conseguente comparsa del tumore della pleura e del peritoneo (mesotelioma) possono passare più di 45 anni. Il termine ordinario di prescrizione per far valere la richiesta di indennizzo era di 10 anni fino alla fine del 2019. Dato il lungo periodo che decorre tra l’origine e l’insorgere della patologia, spesso le rispettive richieste di indennizzo erano già cadute in prescrizione quando la malattia si manifestava.
 

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha contestato questa norma. A seguito di una sentenza in materia il Consigliere federale Alain Berset ha convocato nel 2015 una tavola rotonda. Sotto la direzione dell’ex Consigliere federale Moritz Leuenberger si sono così riuniti i rappresentanti di aziende, federazioni, associazioni delle vittime, avvocati, sindacati, e rappresentanti della Suva e dell’amministrazione federale. Insieme hanno cercato una soluzione per risarcire in modo equo le vittime dell’amianto – indipendentemente che siano venute in contatto con il materiale in un contesto lavorativo o extralavorativo. A seguito di fruttuose discussioni e un intenso lavoro i partecipanti, nel dicembre del 2016, hanno consegnato al Consigliere federale 2021 Alain Berset un’ampia relazione finale. Hanno presentato una proposta dettagliata per il risarcimento delle vittime dell’amianto e una bozza concreta per l’istituzione di un fondo di finanziamento. La proposta è stata condivisa e adottata da tutte le parti. Nel luglio del 2017, a soli sette mesi di distanza, la Fondazione Fondo per le vittime dell’amianto (Fondazione EFA) cominciò a operare.

Qual è l’obiettivo della fondazione efa?

La Fondazione Fondo per le vittime dell’amianto è una fondazione privata. Offre sostegno alle persone che si sono ammalate dopo essere entrate in contatto con l’amianto – in un contesto sia lavorativo sia extralavorativo. In questo modo la Fondazione EFA garantisce un sostegno anche a coloro la cui patologia non è riconosciuta come malattia professionale. In cambio, le persone colpite e i loro familiari si impegnano a non avanzare richieste di indennizzo per vie legali. Una soluzione nell’interesse di tutti.

Cosa significa il nome fondazione efa?

La sigla completa della fondazione è Fondazione Fondo per le vittime dell’amianto (EFA è l’abbreviazione del nome tedesco «Entschädigungsfonds für Asbestopfer»). Offre un sostegno tempestivo e senza complicazioni burocratiche alle persone che si sono ammalate dopo essere entrate in contatto con l’amianto.

Quali interessi rappresenta la fondazione efa?

L’amianto è una sfida sociale. La Fondazione EFA rappresenta sia gli interessi delle persone colpite e dei loro familiari sia quelli del pubblico perché contribuisce al riconoscimento della loro lunga sofferenza, di cui non hanno colpa, e rende loro giustizia. La Fondazione EFA dipende dalla società di revisione BDO e dall’Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni.

Chi viene rappresentato dalla fondazione?

Chi viene rappresentato dalla fondazione?

Il care service

Quali sono i compiti del care service della fondazione efa?

Il Care Service offre supporto non solo alle persone colpite e ai loro familiari bensì anche a chiunque sia interessato. La Fondazione EFA lo ha allestito in collaborazione con le leghe polmonari cantonali di Ticino, Zurigo e Vaud. Nelle sedi di Lugano, Zurigo e Losanna il personale sanitario diplomato offre risposte a tutte quelle questioni correlate a una patologia di amianto. L’offerta è gratuita.

A chi si rivolge il care service?

Il Care Service offre consulenza non solo alle persone colpite e ai loro familiari bensì anche a chiunque sia interessato fornendo informazioni generali sia sull’amianto, la diagnosi, la terapia, e i check-up medici sia sugli aspetti finanziari.

Dove è presente il care service?

Il Care Service è a disposizione delle persone colpite, dei familiari e di chiunque sia interessato a Lugano, Zurigo e Losanna. Qui è possibile ricevere risposte e consulenza specialistica in italiano, tedesco e francese.

La fondazione efa collabora con altre istituzioni?

La Fondazione EFA si serve della competenza di grandi istituzioni al fine di divulgare informazioni autentiche alle persone colpite, ai loro familiari e a chiunque sia interessato. E così ha creato un Care Service in collaborazione con le leghe polmonari cantonali di Ticino, Zurigo e Vaud. In caso di domande specifiche durante la consulenza indirizza a specialisti esterni.

A chi posso porre le mie domande mediche?

Il Care Service offre alle persone malate, ai loro congiunti, ma anche a chiunque sia interessato, risposte a tutte le domande correlate a una patologia da amianto – telefonicamente o di persona.

Le persone colpite e i familiari

Cos’è un mesotelioma maligno?

Un mesotelioma è un tumore maligno della pleura o del peritoneo. La grande maggioranza delle patologie è ricollegabile all’amianto. Dal contatto con il materiale alla comparsa della malattia possono passare più di 45 anni. L’aspettativa media di vita è di circa 18 mesi.

A chi posso porre le mie domande mediche?

Il Care Service offre alle persone malate, ai loro congiunti, ma anche a chiunque sia interessato, risposte a tutte le domande correlate a una patologia da amianto – telefonicamente o di persona.

Quante persone soffrono di mesotelioma magligno in svizzera?

In Svizzera, più di 150 persone muoiono ogni anno dopo essere entrate in contatto con l’amianto. E il numero continua a crescere.

La fondazione efa sostiene solo le persone colpite?

La Fondazione EFA aiuta le persone colpite e i familiari a gestire la malattia e li assiste finanziariamente. Offre a chiunque sia interessato risposte a tutte le questioni correlate a una patologia da amianto sensibilizzando inoltre il pubblico sui pericoli dell’amianto.

Si può chiedere aiuto per i familiari?

La diagnosi di un tumore maligno della pleura o del peritoneo pone le persone colpite e i loro familiari di fronte a grandi sfide. Hai dei familiari che ritieni possano avere bisogno di aiuto? Siamo a tua disposizione per una consulenza.

Indennizzo

Quando posso richiedere un indennizzo?

Le persone che si sono ammalate dopo il 1996 di un tumore maligno alla pleura o al peritoneo possono richiedere un sostegno finanziario alla Fondazione EFA, a condizione che possano dimostrare di essere entrate in contatto con l’amianto in Svizzera. Tale richiesta può essere presentata anche dai familiari più stretti e da chi ha ricevuto la delega.

Quanto dura l’esame della pratica?

Il Service Center Richieste si avvale delle competenze specialistiche della Suva. Oltre alla sua attività ordinaria si occupa delle richieste attraverso una procedura stabilita e le valuta conformemente alle rispettive direttive. Sarà una commissione del Consiglio di fondazione ad accettare in ultima analisi la richiesta d’indennizzo. La durata del suo esame è molto variabile. A seconda del caso e della quantità dei documenti necessari possono trascorrere da poche settimane ad alcuni mesi.

Per cosa vengono utilizzati i dati raccolti durante la presentazione della richiesta?

La Fondazione EFA usa i documenti presentati al solo fine di verificare i criteri di idoneità. In caso di rinvio a un medico del lavoro o ad altri specialisti, sarà necessario il consenso informato. I dati sulle richieste presentate non verranno forniti a terzi, né oralmente né per iscritto.

Di che cosa si occupa il service center richieste?

Il Service Center Richieste prende in esame le richieste di sostegno finanziario presentate alla Fondazione EFA. La domanda verrà esaminata solo in presenza di tutta la documentazione necessaria. In caso di domande si può ricorrere a specialisti.

Dove posso ricevere altre informazioni sugli indennizzi e su altri temi?

Puoi trovare una lista di controllo con tutta la documentazione necessaria per la presentazione della richiesta nella nostra area download​​​​​​​. Lì, è disponibile anche materiale informativo sull’amianto, la Fondazione EFA, il Care Service e l’indennizzo. Inoltre, il Care Service della Fondazione EFA è a disposizione per ogni domanda.

Il finanziamento

Come si finanzia la fondazione efa?

La Fondazione EFA è finanziata tramite donazioni su base volontaria dal mondo dell’economia, dell’industria e del commercio, di associazioni, di altre istituzioni e di privati. Ogni singola donazione è prova di responsabilità sociale ed è un segno di empatia.

I contributi finanziari coprono il lavoro della fondazione efa?

Dalla prima tavola rotonda sull’amianto emerse un fabbisogno finanziario pari a circa 100 milioni di franchi. Di questi, la Fondazione EFA ne ha ricevuti 25,6 milioni entro la fine del 2021 ma necessita di ulteriori 50 milioni di franchi per poter finanziare i prossimi anni di lavoro. Perciò, ha avviato numerose iniziative per incoraggiare le donazioni dall’economia, dall’industria e dal commercio.

Che cosa succederà in mancanza di fondi?

Nel caso in cui si esaurissero i fondi, non sarà più possibile corrispondere gli indennizzi alle vittime dell’amianto, le quali dovranno procedere per vie legali per ottenere un risarcimento, che, però, non sarà loro possibile a causa della malattia e alla mancanza di risorse economiche. Anche per gli imputati questa soluzione risulterebbe costosa, oltre che dannosa per la propria reputazione.

Perché i settori interessati non mantengono le loro promesse?

La nascita della Fondazione EFA ha gettato le basi per una soluzione equa per tutte le parti interessate. Nel corso della tavola rotonda tutti hanno convenuto che gli operatori economici avrebbero garantito il finanziamento. Fino ad oggi, però, a contribuire sono state soprattutto l’Associazione Svizzera d’Assicurazioni (ASA), le FFS e altre aziende ferroviarie tramite l’Unione dei trasporti pubblici. Guy Parmelin, Presidente federale 2021, Alain Berset, Consigliere federale 2021, e la Fondazione EFA si sono quindi appellati alla responsabilità sociale dei delegati delle associazioni dell’economia.

Amianto

Perché è così pericoloso l’amianto?

Nel tempo l’amianto si sfalda in senso longitudinale dando origine a fibre mille volte più sottili di un capello umano. Se inalate, queste fibre finiscono negli alveoli polmonari più esterni raggiungendo anche le vicine aree del peritoneo e della pleura. Qui possono provocare anche dopo più di 45 anni un tumore maligno della pleura e del peritoneo (mesotelioma).

Da quando è vietato l’amianto?

A causa delle conseguenze sulla salute provocate dal contatto con il materiale, la Svizzera ha vietato dal 1° marzo 1990 la produzione e l’importazione di prodotti contenenti amianto.

Chi è il responsabile dei danni provocati dall’amianto?

Le caratteristiche promettenti dell’amianto l’hanno reso il materiale dai mille usi non solo per il settore manifatturiero. Il suo impiego veniva concesso dalle autorità e, in parte, persino prescritto dalle assicurazioni.

Perchè la politica si è occupata del tema amianto?

L’amianto rappresenta una sfida sociale. Per questo, già durante la prima tavola rotonda convocata dal Consigliere federale Alain Berset, la politica e l’economia iniziarono a cercare una soluzione praticabile congiuntamente ad aziende, federazioni, associazioni delle vittime, avvocati, sindacati, la Suva e l’amministrazione federale.

È stato scongiurato il pericolo dell’amianto?

L’importazione e la lavorazione dell’amianto sono vietati dal 1990, ma a tutt’oggi in molti edifici costruiti prima del 1990 si annidano materiali contenenti amianto. Ancora oggi in Svizzera più di 150 persone muoiono ogni anno per le conseguenze dell’esposizione all’amianto.

Posso rimuovere l’amianto dal mio appartamento / dalla mia casa in modo autonomo?

No, entrare in contatto con l’amianto comporta gravi rischi alla salute. Perciò, soltanto le aziende certificate possono svolgere questi lavori adottando opportune misure di sicurezza. Riconoscere i pericoli dell’amianto è essenziale per assumere le giuste misure. Tutti gli interessati devono dare il loro contributo: proprietari di immobili, locatari, urbanisti e architetti. Ulteriori informazioni sono disponibili su forum-amianto.ch. Il Forum Amianto Svizzera (FACH) è la piattaforma informativa comune sull’amianto dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), della Suva e di altri partner sul tema dell’amianto.

A tutt’oggi potrei ancora ammalarmi dopo essere entrato in contatto con l’amianto?

I soggetti più in pericolo sono coloro che hanno lavorato ripetutamente con materiali contenenti amianto senza adottare misure di protezione. Le fibre dell’amianto sono mille volte più sottili di un capello umano. Qualora giungessero negli alveoli polmonari più esterni raggiungendo anche le vicine aree del peritoneo e della pleura, potrebbero provocare anche dopo decenni un tumore maligno di quelle zone. Il Forum Amianto Svizzera (FACH) pubblica delle guide sul corretto comportamento da assumere in presenza di materiali contenenti l’amianto e ne regola inoltre i criteri di qualità che i fornitori devono soddisfare.

Preventione

È possibile riconoscere l’amianto?

L’intonaco, la colla per piastrelle e lo stucco per finestre sono solo alcuni dei numerosi materiali edili che contengono amianto. E questo rende difficile riconoscerne i pericoli tempestivamente. Per proteggere sé stessi e gli altri si consiglia dunque di incaricare un’azienda specializzata di effettuare un’analisi dell’amianto, in particolare per gli edifici costruiti prima del 1990.

Come posso informarmi sull’anno di costruzione dell’edificio?

Le informazioni sull’anno di costruzione del suo edificio sono disponibili nel Registro federale degli edifici (REA). Dopo l’inserimento dell’indirizzo riceverà un identificatore dell’edificio (EGID) e un link che le fornirà informazioni più dettagliate sul suo edificio e l’anno o il periodo di costruzione

L’amianto è presente solo nell’involucro edilizio?

L’amianto non si trova solo nelle facciate, nei tetti, nei pavimenti e in altre parti dell’edificio, bensì anche nelle tubature, nei quadri elettrici e perfino nelle fioriere. Viene quindi sempre raccomandato di consultare degli specialisti prima di iniziare la bonifica.

Solo aziende specializzate nella bonifica dell’amianto sono autorizzate a rimuoverlo?

È la legge che stabilisce se i lavori di riqualificazione debbano essere svolti da comuni operai o da operatori esperti in bonifica dell’amianto. Le autorità regolano inoltre le misure di protezione necessarie. In ogni caso bisogna garantire che né i collaboratori né terzi vengano messi in pericolo. La Suva ha realizzato un modello a semaforo per facilitare la classificazione di eventuali pericoli: Lavori su materiali contenenti amianto: misure di protezione

Anche le scuole professionali trattano il tema dell’amianto?

È importante anche in futuro sensibilizzare sui rischi per la salute legati all’amianto, in quanto si tratta di una preziosa integrazione ai programmi di formazione di base e continua delle scuole professionali. La Suva fornisce alcuni programmi didattici sul tema: Suva cockpit d'apprendimento Amianto

Come posso sensibilizzare i miei collaboratori sul tema dell’amianto?

Può offrire ai suoi collaboratori la possibilità di approfondire le loro conoscenze su questo materiale pericoloso e testare quanto ne sanno, per esempio con i programmi didattici della Suva: Suva cockpit d'apprendimento Amianto

Come posso trovare aziende specializzate nella bonifica dell’amianto?

La legge obbliga a valutare i rischi per la salute prima di procedere a una bonifica. Sul sito web del Forum Amianto Svizzera (FACH) sono disponibili gli indirizzi degli esperti d’ispezioni di sostanze nocive nelle costruzioni: forum-amianto.ch/agire. Una guida per la pianificazione dei lavori di ristrutturazione è disponibile invece qui: Bonifiche da amianto nei lavori di ristrutturazione e smantellamento di edifici – una guida

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